Thursday, July 20, 2006

L'arte del riciclo

Io vi dò sempre le mie ricette, ma ricette non sono. Sono traduzioni in italiano del mio operato in cucina. Non dico di essere una cuoca eccelsa ed esperta, ma in generale faccio sempre un’ottima figura e mi fanno sempre tanti complimenti. Questo, credo, perché metto sempre un ingrediente speciale nelle mie ricette e vi svelerò il segreto: si tratta dell’amore!
Sono attenta alle reazioni degli alimenti e alle loro interazioni. Ai rapporti frai vari elementi. A volte mi sbaglio anche io, è chiaro. Come quando doso male la paprika o il sale.
Cerco di avere sempre a portata di mano tutte le droghe, le spezie e le erbe aromatiche che preferisco, fresche o essiccate e tutti gli odori anche, freschi o surgelati. E questa è la mia base.
Quando mi metto ai fornelli, per prima cosa apro il frigorifero! Si, il frigo. Faccio l’appello ed ispeziono i presenti e do la priorità a tutti quegli ingredienti un po’ il là, che se non li cucini subito li puoi buttare, insomma. Il mio cervello elabora la ricetta approssimativa e tiro fuori il necessario. Le verdure un po’ appassite, soprattutto di varie qualità sono ottime per preparare dei condimenti per la pasta, se la quantità è importante invece si possono stufare, rosolare, fare in umido come contorno. Mai lessarle o farle al vapore, se non sono freschissime: fanno schifo!
La carne un po’ andata invece, preferisco marinarla prima della cottura. Il petto di pollo ad esempio, marinato nel limone e poi infarinato e cotto in poco olio bollente è ottimo! Abbondare di erbe aromatiche! Quella di maiale invece la faccio a pezzi e la marino nell’aceto balsamico per poi cuocerla a fuoco vivo con verdure miste a pezzi (cipolla, funghi, carota, peperone, zucchine, melanzane, piselli…) precedentemente rosolate. Il vitello invece è buono in umido, come spezzatino se vi avanza un pezzo di muscolo o inizialmente destinato a roast beef o in straccetti se è a fette… magari con i fagiolini: la pentola a pressione in questo caso è l’ideale.
Ma questo solo in casi eccezionali… non è che ho sempre dei cadaveri in frigo, eh?!

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